L’Adige - 03 gennaio 2010 S.A.T. – Sezione di Lavarone                                                                    Giornale l’Adige, 3/01/2010 La SAT per statuto e nei fatti tutela l’ambiente montano e la sua cultura che sono o meglio dovrebbero  essere un tuttuno con la gente che lì vive e lavora.  Si esprime nel volontariato che agisce sul territorio, spesso in silenzio. Per queste finalità e senza voler esprimere giudizi politico-amministrativi,la Sezione SAT di Lavarone a seguito di un’assemblea straordinaria di soci e con l’appoggio della sede centrale, vuole esternare le proprie preoccupazioni per la progettata ulteriore urbanizzazione con relativo sovraccarico antropico  dell’area di  Malga Laghetto, destinato a produrre la definitiva distruzione dell’ambiente naturale ancora esistente, ritenuto di notevole valore anche per il turismo prossimo a venire. Queste preoccupazioni  sono aggravate dal fatto che la popolazione, compresi buona parte degli operatori economici sono nettamente contrari a  tale progetto ed in più occasioni il loro dissenso è stato pubblicamente espresso, anche con  una importante raccolta di firme. A Maga Laghetto,  ma anche in svariate altre località di Lavarone , iniziative promosse da operatori esterni, estranei alla realtà locale , lanciate in sede amministrativa  come risolutive di determinate problematiche, si sono rapidamente rivelate perdenti e fallimentari creando soltanto problemi ed inutile consumo del territorio, che purtroppo  a Lavarone, da molti, viene considerato solo un bene commerciabile. Risulta  illogica, irrazionale ed incomprensibile, la progettata edificazione, che si realizzerà con  la distruzione di oltre 100.000 mq. di bosco soggetto ad uso civico , che fanno corona all’area naturalistica del biotopo di Malga Laghetto e del Pez del Prenzipe e che contribuiscono in maniera determinante a ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico dell’attuale complesso residenziale. Questa previsione se attuata, triplicherà l’ambiente urbanizzato ,  con effetto moltiplicatore dell’ impatto paesaggistico su tutta l’area circostante. Sarà disastroso e definitivo , sottraendo in maniera irreversibile l’area di Malga Laghetto all’ambiente naturale di Lavarone. E’ un fatto grave per  un paese con un piccolo territorio gia ampiamente manomesso , che priverà la collettività di una risorsa ambientale per quel turismo prossimo a venire, preconizzato da tutti gli esperti e dai documenti provinciali di programmazione urbanistica . In questa logica stupisce ed amareggia l’approvazione ed il sostegno dato dalla provincia di Trento a questa iniziativa di distruzione ambientale. Amareggia ancora di più pensare che si può realizzare quanto richiesto dall’investitore proponente, in un’area di proprietà dello stesso, di oltre 40.000 mq. Si tratta di un’area defilata retrostante l’attuale complesso residenziale, a cui si può aggiungere se serve, area comunale ed il recupero dei fabbricati alberghiero e commerciale esistenti ora abbandonati  al degrado. Quantomeno rimarrebbe  inalterata la naturalità della conca di Malga Laghetto. La SAT di Lavarone esprime ulteriore preoccupazione per il fatto che si giustifica il sacrificio di superfici  ambientali pregiate con la necessità dir realizzare  un nuovo campeggio , quando  nel compendio turistico esistono già tre campeggi e un’area sosta camper , per una capacità ricettiva ampiamente sovrabbondante rispetto alle esigenze turistiche reali, che necessità  si di essere riqualificata ma non di certo aumentata. Quanto alla grande struttura alberghiera che si pensa di realizzare nella nuova urbanizzazione, oltre che ritenere più logico il recupero dell’attuale albergo colà esistente, ci si permettere di mettere l’accento sulla logica che muove le grosse strutture alberghiere che hanno il cuore e la cassa altrove, che in genere operano  in modo aggressivo nel mercato, spesso   creando più problemi di quelli che risolvono, soprattutto alle aziende alberghiere radicate nella località, magari a struttura famigliare. Se si guarda come è giusto che sia, allo sviluppo economico del paese, è certo che la crescita vera e duratura, è sempre stata innescata dalla gente e dagli operatori Lavaronesi, come dimostrato gli ultimi 50 anni della storia locale. Decisivo è stato e lo sarà per il futuro, lo sviluppo dell’imprenditorialità diffusa, unica garanzia di sostenibilità e durata dello sviluppo e di un  attento uso del territorio, che non può essere sempre sacrificato alle esigenze economiche del momento. Se come dicono tutti, l’ambiente, il paesaggio ed il territorio sono un valore , devono esser salvaguardati e non trattati come un mero bene di scambio , perché quando saranno definitivamente compromessi lo saranno per tutti e per sempre. Malga Laghetto - Lavarone (TN)