L’Adige - 21 gennaio 2010 Sul bilancio di previsione il peso di Malga Laghetto La questione verrà affrontata stasera in consiglio TIZIANO DALPRÀ LAVARONE - In dirittura d’arrivo , proprio sul filo di lana l’amministrazione comunale di Lavarone porterà nel consiglio comunale in programma stasera alle 20.30, l’approvazione del bilancio previsionale per il 2010. Un elaborato che non potrà non tener conto delle somme che dovrebbero arrivare dalla cessione di dieci ettari di bosco, ad uso, civico di Malga Laghetto. Per il sindaco Aldo Marzari proprio il passo dedicato al bilancio sarà una specie di cartina di tornasole, di termometro per capire se potrà successivamente presentare senza patemi quella che viene chiamata brevemente «operazione Malga Laghetto». Contro il progetto di Malga Laghetto (dove dovrebbe sorgere un hotel quattro stelle ed un campeggio di alta qualità) si è recentemente schierata anche la sezione Sat dell’altopiano lavaronese, inoltre nell’estate si erano raccolte ben quattrocento firme di contrarietà. Molti abitanti di Lavarone commentano dicendo che, arrivati a questo punto, è meglio che le decisioni sul problema, così sentito e partecipato, vengano posticipate al periodo successivo alle elezioni comunali che si svolgeranno a maggio. Dovrebbe essere la nuova amministrazione comunale a scegliere. «Malga Laghetto era nel nostro programma e noi intendiamo andare avanti», spiega il sindaco Aldo Marzari, che pare non avere intenzione di ripresentarsi come candidato sindaco. Contro anche Luigi Longhi, imprenditore- pensionato che mette avanti la giurisprudenza e si appella al diritto di uso civico, che deve essere salvaguardato perché patrimonio storico della gente di montagna. Eventuali violazioni di questo diritto porteranno a ricorrere al Tar. Per tutti questi motivi il bilancio previsionale della giunta Marzari sarà «a due facce»: l’una ipotizzando la concretizzazione dell’operazione Malga Laghetto, con gli introiti della quale si potranno soddisfare, almeno in parte certe esigenze come il riordino di località Chiesa. L’altra, senza questi introiti quantificabili in circa due milioni di euro, che ridurranno all’osso l’azione di sviluppo politica e sociale dell’amministrazione comunale. Una bella «gatta da pelare» per l’amministrazione Marzari, che ha davanti a sé poco più di due mesi per scegliere o non scegliere. La spada di Damocle, dunque, è rappresentata dalla questione di Malga Laghetto, sulla quale la comunità si è già spaccata facendo emergere diversi modi di vedere la cosa e difficilmente riuscirà a trovare una soluzione che vada a bene a tutti. La palla passa quindi ai consiglieri comunali che stasera, in una seduta quanto mai attesa, si confronteranno su un tema di fondamentale importanza anche per la programmazione dello sviluppo dell’altopiano. Malga Laghetto - Lavarone (TN)