L’Adige - 4 maggio 2007
Malga Laghetto, un grande cantiere
Al posto dell'albergo ormai in rovina un nuovo hotel ed un grande campeggio
di ANTONINO VISCHI Sull'altipiano di Lavarone, fra le tante bellezze naturalistiche, c'è un piccolo gioiello che a
volte sfuggirebbe al visitatore frettoloso, se non fosse che la ampie distese di conifere nascondono il più alto
abete bianco d'Europa, il Pez del Prinzep, cinquanta metri di altezza, oltre duecentocinquanta anni di vita.
Questo gioiellino naturalistico è il biotopo di Malga Laghetto, lo si incontra lasciando la provinciale per le
Vezzene ed imboccando sulla destra il bivio per la frazione Masetti. Il Pez del Prinzep è il più alto abete del
nostro continente, ma è anche un villaggio turistico sorto una trentina d'anni fa con l'obiettivo di lanciare
turisticamente la zona: sei schiere di appartamenti per vacanze immerse nel verde, ma soprattutto un albergo,
con annesse pertinenze come il ristorante, la discoteca Cluny. Una colata di cemento che fa a pugni con la
serenità dell'ambiente che la accoglie. Gli appartamenti - circa 150 - sono tutti di proprietà di villeggianti che vi
passano le ferie estive e invernali; il complesso alberghiero da molti anni è abbandonato a sé stesso, ogni
attività è cessata, quasi un rudere. L' amministrazione comunale di Lavarone ha deciso che è tempo di togliere
di mezzo quell'obbrobrio edilizio ed ha predisposto una variante al Piano Regolatore Generale Intercomunale
con un piano attuativo per la riqualificazione architettonica del complesso residenziale di Malga Laghetto,
redatto dall'architetto Flavio Carli capo dell'ufficio tecnico comunale, in base al quale il vecchio albergo dovrà
essere abbattuto. Al suo posto sorgerà, ad iniziativa privata, un nuovo albergo per complessivi 5000 metri cubi
di volume (2000 destinati ad uso commerciale e terziario) che dovrà rispondere a caratteristiche ben precise:
tipologia edilizia in sintonia con l'ambiente montano, requisiti per una classificazione minima a quattro stelle,
infrastruttore per l'ospitalità fra le quali un' area sportiva e un centro benessere-salute: Il tutto ovviamente nel
pieno rispetto della Valutazione di Impatto Ambientale. Il complesso alberghiero sarà realizzato da privati, e c'è
già un gruppo industriale bresciano pronto a dare il via ai lavori: restano ancora da risolvere alcune pendenze
relative ai fallimenti delle varie società di gestione, poi si potrà passare alla fase operativa. Il gruppo bresciano
che avrà nelle sue mani il futuro turistico di Malga Laghetto offre all'amministrazione comunale di Lavarone tutte
le garanzie necessarie: ha infatti realizzato alberghi e camping di alta categoria sul lago di Garda, a Trieste, in
Croazia, in Sardegna, in Calabria e a Roma. La variante al piano regolatore per il recupero di Malga Laghetto si
compone di due piani di attuazione: il primo riguarda appunto la demolizione del rudere dell'albergo e la
costruzione di un nuovo complesso ricettivo (gli appartamenti per vacanze esistenti alle spalle della zona
alberghiera non saranno toccati), il secondo la realizzazione di un campeggio a quattro stelle per il quale il
Comune di Lavarone ha già messo a disposizione un' area sulla destra della strada provinciale salendo verso
Monte Rovere, nelle immediate adiacenze del bivio per Masetti. Anche la realizzazione del camperggio dovrà
rispondere a requisiti ben precisi. Innanzitutto la salvaguardia dell'ambiente naturate - saranno abbattute
porzioni di conifere di scarso interesse o comunque decadenti - tutte le infrastrutture necessarie dovranno
essere in perfetta sintonia con l'ambiente montano e sarà assolutamente interdetto qualsiasi insediamento di
carattere stabile. La realizzazione del campeggio riguarderà un' area di circa 26 mila metri, comprese le
infrastrutture al servizio del campeggio stesso, i cui ospiti avranno anche a disposizione il centro salute-
benessere e le attrezzature turistico-ricreative del nuovo albergo. L'area da adibire a campeggio sarà suddivisa
in quattro lotti: il primo, pari al 30 per cento dell'area totale, sarà destinato ad allestimenti stabili (come la
reception ed i servizi che dovranno essere realizzati con tecniche e materiali bioedili al fine del conseguimento
della certificazione ambientale); il 20 per cento sarà destinato a piazzole ordinarie con relativa struttura fissa di
appoggio; il 35 per cento dell'area prevede maxi e mini piazzole disposte in modo organico, evitando soluzioni
tipo parcheggio o a batteria; infine il restante 15 per cento sarà utilizzato per la realizzazione di piazzole
tradizionali. Questo, nelle grandi linee, il piano per il rilancio e lo sviluppo del complesso residenziale di Malga
Laghetto. Parlare di inizio dei lavori è prematuro, ma sia l'amministrazione comunale di Lavarone chemil Gruppo
industriale bresciano sono intenzionati a stringere i tempi. Anche perchè c' è dell'altro in cantiere. Il carosello
sciistico Bertoldi - Tablat -Malga Laghetto - Malga Rivetta perde con quest'anno l'impianto di risalita di Malga
Laghetto che ha ormai esaurito la sua vita operativa. Al suo posto entro l'inverno prossimo sarà realizzata una
nuova moderna seggiovia quadriposto che, partendo dall'attuale stazione a valle, salirà sino al monte Cucco (da
dove attualmente partono le piste servite dagli impianti di Malga Rivetta) per discendere al Passo Vezzena
creando così un nuovo "ramo" al carosello sciistico. Proseguono inoltre i lavori per l'ultimazione delle rete di
distribuzione del metano: sarà completata entro l'autunno con il collegamento fino a Luserna.
Malga Laghetto - Lavarone (TN)