L’Adige - 30 maggio 2007
Pez del Prinzep - Ultimo capitolo
A fianco nasce un hotel con piscina a campeggio. Gli appartamenti saranno rasi al suolo
L’odissea del residence di Lavarone si concluderà con l’abbattimento
di ANTONINO VISCHI Se tutto andrà per il verso giusto - e al momento non ci sono motivi per dubitarne - entro
settembre inizieranno i lavori di abbattimento del complesso turistico "Pez del Prinzep", a Malga Laghetto di
Lavarone, limitatamente all’albergo e agli edifici che un tempo ospitavano ristorante, bar, discoteca e pizzeria,
compresi i garage. Abbastanza discutibile sotto il profilo architettonico - molto, troppo cemento armato, alluminio
e grandi vetrate - che ne hanno fatto un complesso più adatto al mare che non alla montagna e al verde delle
conifere di cui è ricco il biotopo, il Pez del Prinzep nato una trentina d’anni fa come Club House era da anni in
disuso. Ora però per Malga Laghetto si apre una nuova stagione sicuramente molto interessante sotto il profilo
turistico, grazie anche al carosello sciistico che quest’ inverno sarà completato con una nuova seggiovia
quadriposto da Malga Laghetto a Monte Cucco fino a Passo Vezzena . Al posto del vecchio decadente albergo
e degli altri edifici del complesso Pez del Prinzep sorgerà un nuovo hotel a quattro stelle, mentre in un’ area già
individuata sulla destra della provinciale per Monte Rovere-Vezzena, all’altezza del bivio per Masetti, sarà
realizzato un moderno campeggio a quattro stelle. Rimangono fuori dal piano di rilancio di Malga Laghetto gli
appartamenti per vacanze: sono circa 140 disposti su sei schiere, tutti di proprietà privata e che dal progetto non
potranno che trarre una bella rivalutazione. I tempi sono abbastanza stretti, entro il 30 giugno ci sarà la firma
dell’atto conclusivo, dopodichè il Pez del Prinzep passerà dagli attuali proprietari - il trentino Pietro Zucco e il
milanese Ruggero Patuzzo - ad un gruppo industriale bresciano gia proprietario di importanti hotel e campeggi
in Italia e all’estero e che riporterà Malga Laghetto a nuovo splendore. L’ idea di creare un complesso turistico
nella ridente conca di Malga Laghett risale ad una trentina d’anni fa, quando già si parlava dell’imminente
creazione del nuovo carosello sciistico. Il Pez del Prinzep nasceva come «multiproprietà» di cui erano soci
coloro che acquistavano un pacchetto di azioni e che usufruivano di tutti i servizi a disposizione, come del resto i
proprieari degli appartamenti a schiera. Per un po’ di tempo le cose andarono bene, poi iniziarono i problemi, i
costi di gestione si rivelarono troppo pesanti, non ci fu quel flusso turistico che si sperava. I primi proprietari, per
evitare il fallimento giudiziale, decisero di vendere il complesso alberghiero, dopo la prima cessione ne fecero
seguito altre tre, fino agli attuali proprietari Zucco e Patuzzo. Rimanevano fuori dai passaggi di mano il terreno a
pascolo attorno allo specchio d’ acqua del biotopo con relative malghe (una delle quali trasformata in due
appartamenti per vacanze) con due campi da tennis che passavano in proprietà ad altra società. I nuovi
proprietari del Pez del Prinzep, Zucco e Patuzzo, vedevano già imminente la realizzazione del nuovo carosello
sciistico che li avrebbe ripagati dello sforzo finanziario fatto per l’ acquisto del complesso, quando alcuni anni fa
si è verificato un evento non previsto che li ha messi in ginocchio. Durante un inverno rigidissimo, uno dei più
freddi degli ultimi cento anni, con punte di 30 e passa sotto zero sull’ Altopiano, la centralina termica che
avrebbe dovuto garantire all’ interno del complesso la temperatura anti- congelamento, andò in blocco, l’ acqua
gelò facendo scoppiare tutti i tubi dell’ impianto idrico. Un disastro senza rimedio, mettere mano ai lavori per
riparare i danni avrebbe comportato investimenti pazzeschi, e nemmeno era pensabile vendere il complesso in
quelle condizioni. Così il Pez del Prinzep divenne un centro turistico morto, senza più attività alcuna: chiuso, con
tutti gli arradementi all’interno, per il Pez del Prinzep a questo punto si profilava una sola ipotesi per il futuro: il
fallimento. Ma Zucco e Patuzzo hanno deciso di tenere duro. E hanno avuto ragione, il nuovo carosello sciistico
è arrivato - anche se per loro ormai troppo tardi - aprendo nuove prospettive. Zucco e Patuzzo hanno evitato il
fallimento ed ora hanno trovato gli acquirenti del Pez del Prinzep nelle condizioni in cui si trova. «Almeno
rientreremo in parte dei soldi che abbiamo investito - dice Pietro Patuzzo - e non vediamo l’ora che tutta questa
storia finisca, che si smetta di mettere in giro chiacchere sul nostro fallimento. Sì, è fallita la nostra idea di
mandare avanti il complesso, ma almeno abbiamo evitato il fallimento giudiziale ». Ora non rimane che
attendere. Il Comune di Lavarone ha già fatto la variante al piano regolatore generale ed ha predisposto i piani
attuativi; in questi giorni anche la Provincia approverà la variante al Pup. Manca l’ ultimo atto burocratico che
dovrà essere perfezionato entro il 30 giugno. Poi, abbastanza realisticamente entro settembre, potranno iniziare
i lavori di abbattimento del Pez del Prinzep e subito dopo quelli per la realizzazione del nuovo Centro Turistico.
Malga Laghetto - Lavarone (TN)