Risposta di Maurizio Margelli a Mario Ruz - 25 marzo 2009
Risposta di Maurizio Margelli a Mario Ruz - 25 marzo 2009
Margelli p.i. Maurizio - Malga Laghetto
Preg.ma Associazione amici degli altipiani
e-mail: margell@libero.it - 329 – 4506123
e-mail: marioruz@libero.it
25 Marzo 2009
Leggo l’articolo del 12 Novembre scorso dell’Associazione in indirizzo a firma Mario Ruz.
Malga Laghetto, nuovo insediamento con 10,5 ettari di disboschimento….
Sono un “ospite di Lavarone” proprietario di seconda casa a Malga Laghetto dal 1982.
E’ da dopo l’acquisto che mi rendo conto del contrasto dei residenti verso la realtà immobiliare di Malga Laghetto e ciò mi
è veramente incomprensibile perché:
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Malga Laghetto è nata nel lontano 1973, con la costruzione dei Corpi G e H, l’albergo, la discoteca e la pizzeria ad
opera del gruppo Bevilacqua. Il Comune ha incassato il costo del terreno e gli oneri di urbanizzazione determinanti
per la realizzazione degli impianti sciistici di Rivetta.
La verifica da parte dell’ufficio tecnico delle documentazioni obbligatorie e del parere della Giunta Comunale sono
stati favorevoli per la sua realizzazione. I diritti dell’uso civico del terreno evidentemente, allora, erano molto sopiti.
Se non sbaglio l’Amministrazione Locale è espressione, democraticamente eletta, degli amministrati ovvero i
residenti, o sbaglio? Evidentemente L’Amministrazione Comunale, che è la naturale espressione popolare, ha
voluto Malga Laghetto!
-
Nel 1980 il Gruppo Piperno ha proseguito, e completato, l’urbanizzazione con la realizzazione dei Corpi B, C, D, E, F;
ovviamente con tutti i permessi e autorizzazioni dell’Amministrazione Pubblica che, mi risulta essere sempre
espressione degli amministrati ovvero dei residenti, o sbaglio?
-
Sbaglio o dette realizzazioni sono avvenute sotto l’amministrazione prima del Sindaco Penner e successivamente del
Sindaco rag. Marchesi che guarda caso oggi sono, evidentemente al contrario di allora, fermamente avversi al nuovo
insediamento di Malga Laghetto? …. In questi casi, ripeto l’espressione del sig. Mario Ruz, “a pensare male ci si
azzecca sempre”.
Residenti, negozi di vendita al dettaglio
Lavarone negli ultimi 30 anni ha perso un terzo della popolazione attestandosi attualmente a circa mille residenti.
Io, malizioso aggiungo, magari fossero veramente circa 1000 perché è tanto strano che i nuclei famigliari,
statisticamente parlando, siano composti da poco più di due persone. Viene cioè da pensare che l’amministrazione
locale abbia “allargato le maglie dei controlli per coloro che, negli ultimi anni, hanno richiesto la residenza pur non
avendone i requisiti” (richieste di singole persone non di nuclei famigliari). La Provincia Autonoma di Trento,
ovviamente, per quanto riguarda la distribuzione di contributi ai vari Comuni tiene conto del numero dei “residenti”.
Chissà che a conti fatti, con la recente perdita dell’entrata “ICI” sia conveniente, per il Comune, tornare a restringere
nuovamente le maglie.
Fra l’altro notavo tristemente la moria, nel periodo su menzionato, di diverse attività di dettaglianti ovviamente
gestite esclusivamente da residenti, nelle frazioni o assimilabili:
Cappella:
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Minimarket Mario alimentari
Via Marconi, 30
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Negozio di frutta e verdura
Via Marconi, 33
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Albergo Centrale
Via Marconi, 61
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Macelleria
Via Marconi, 16
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Bar Vicenza
Via Marconi, 21
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Distributore di carburanti
Via Marconi, 40
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Negozio di abbigliamento intimo
Via Marconi, 45
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Negozio di souvenir, piccolo artigianato
Via Marconi, 14
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Piscina inattiva da diversi anni
Via Marconi *
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Panificio
Via Marconi, 21
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Merceria
Via Marconi, 10
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Negozio di tappeti
Via Marconi,
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Negozio di scarpe
Via Marconi, 51
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Agriturismo
Via Marconi, 33
* Ottima iniziativa la riapertura della piscina creando il welness & family del gruppo Hotel Cervo; ovvero ex sindaco, il
rag Marchesi. Occorre il proliferare di queste idee per creare posti di lavoro per i giovani e per invertire l’infausta
decadenza dell’Altopiano,.
Gionghi:
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Negozio di scarpe
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Negozio di vendita fiori, piante
Via Marconi, 57
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Negozio di elettricità, elettrodomestici e mobili dei f.lli Canepele
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Pizzeria
Via Marconi, 9
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Lavanderia
Via Marconi, 9/a
Malga Laghetto:
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Albergo
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Ristorante
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Bar
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Pizzeria
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Discoteca
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Mini bar alla partenza della seggiovia relativa alla pista nera
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Maneggio
Villanova:
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Ristorante Tana della volpe
SS 216
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Bar, ristorante, pizzeria Belvedere
SS 216
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Seggiovia e relativa sciovia
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Mini impianto sciistico per bambini
Magrè:
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Ristorante alle grotte
“Spese delle infrastrutture pagate dai residenti” per Malga Laghetto
Nell’articolo, sempre in oggetto, si citano le spese sopportate dai residenti per la realizzazione di “fognature,
strade, illuminazione, ecc.” eseguiti per la realtà di Malga Laghetto.
E’ doveroso precisare:
1.
Fognature
fino a circa sei anni fa, non esisteva impianto fognario comunale, esistevano due depuratori i cui costi erano
completamente a carico dei proprietari delle seconde case di Malga Laghetto (questi si sono sobbarcati negli
ultimi anni di attività anche la quota parte relativa alla SrL). Agli stessi proprietari è stato addebitato anche il
costo della loro demolizione quando la Provincia ha finanziato la realizzazione del depuratore intercomunale di
Rio Torto.
Ai condomini proprietari non è stato neanche accreditato il realizzo relativo alla vendita degli impianti tecnici dei
due depuratori, perfettamente funzionanti fino al giorno prima della demolizione, (quadri elettrici, pompe,
impianti di clorazione e quant’altro, fra l’altro ripeto, di esclusiva proprietà dei condomini).
Il paradosso è che i condomini hanno pagato due volte gli oneri per la depurazione e fognatura, prima della
realizzazione del depuratore comunale: I° con l’accorpamento al costo relativo all’acqua potabile; II° con i costi
sopportati dai condomini per la gestione dei depuratori di proprietà.
2.
Strada
La strada che permette l’accesso ai singoli Corpi è privata e pertanto il costo di gestione non è mai stata a
carico del Comune, ma dei condomini. A carico del Comune è la strada che dal bivio della S.S. per Asiago,
passa a latere del residence di Malga Laghetto, e termina alla frazione di Masetti (strada evidentemente
esistente ben prima della realtà di Malga Laghetto).
3.
Illuminazione
L’illuminazione pubblica, per quanto riguarda Malga Laghetto, sulla strada comunale, è, dopo oltre
trent’anni, ancora inesistente, mentre è più che efficiente in località Masetti ove risiedono, mi risulta, ben
undici persone. In alta stagione forse si aggiungono 30-40 “ospiti” proprietari di seconde case.
Invece Malga Laghetto nel periodo Giugno-Settembre è frequentato da trecento-cinquecento persone. Nel
periodo Dicembre-Febbraio dall’alternarsi, nei fine settimana, di cinquanta-cento persone, con il picco di
circa cinquecento persone nel periodo natalizio.
Con il potenziamento degli impianti sciistici, che collegano gli impianti di Bertoldi agli impianti di Rivetta e del
Passo Vezzena, coinvolgendo inevitabilmente Malga Laghetto, la realizzazione dell’illuminazione pubblica
dovrebbe avere effetto “illuminante” anche per l’Amministrazione Pubblica ma evidentemente così non è.
4.
I proprietari dei 130 appartamenti relativi ai Corpi B,C,D,E,F,G,H, oltre a pagare le accise (contributi a
favore del Comune) sulle forniture di acqua ed elettricità pagano l’ICI. Valutando, anche solo per gli ultimi
dieci anni, quanto ha incassato il Comune di Lavarone si arriva al modesto introito di € 450.000.
Lo stesso Comune, ad oggi, ha omaggiato i proprietari di Malga Laghetto con la collocazione di ben otto
panche sui prati condominiali.
5.
Fino all’evento della raccolta differenziata, la raccolta dei rifiuti con la dislocazione dei cassonetti in
prossimità dei vari Corpi era assicurata con sufficiente efficienza.
La raccolta differenziata ha comportato la revisione della collocazione dei vari cassonetti concentrandoli in una
unica postazione all’ingresso dei corpi G e C, in un’area di proprietà esclusiva dell’ex Malga Laghetto Srl.
Le conseguenze sono diverse:
- La distanza dai corpi B,D,E,F,H è notevole, diversi condomini dovendo spostarsi in auto, colgono
l’occasione per caricarvi i rifiuti trasportandoli e smaltendoli in altri siti di destinazione e quindi non nei
cassonetti a Malga Laghetto
- Nel periodo di ferragosto la presenza in loco è notevole, inoltre capita spesso la contribuzione del carico
dei rifiuti da parte di gruppi di persone che si fermano nelle aree preposte dal Comune per fare picnic,
producendo rifiuti che collocano spesso a fianco dei cassonetti su menzionati, contribuendo a creare
l’indecoroso e frequente mucchio di pattume sparso attorno ai cassonetti.
- Solo con un servizio di smaltimento adeguato che si attiva proporzionalmente alla produzione dei rifiuti si
favorisce l’uso civile dei cassonetti. Diverse sono state le denuncie, all’amministrazione comunale, da
parte degli “ospiti proprietari” per ottenere un servizio più efficiente.
Oltre alla verifica effettuata da qualche vigile urbano che si è adoperato anche con riprese fotografiche, non
si è avuto, ad oggi, alcun miglioramento.
Situazione attuale relativa all’Altopiano di Lavarone, legata anche alla realtà Malga Laghetto
-
L’altopiano di Lavarone, per il suo bellissimo paesaggio e la sua storia va salvaguardato da eccessive
speculazioni, che, nel tempo produrrebbero probabilmente danni irreversibili.
Per questo anche io, per quanto riguarda la spinosa raccolta firme, faccio parte dei 390 “turisti” avversi alla
realizzazione del mega campeggio a Malga Laghetto.
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La popolazione residente, è un fatto incontrovertibile, è in costante calo; è scarsamente motivata a dare vita
commerciale nelle frazioni e questo porta come conseguenza diretta una riduzione dell’interesse del turismo
stanziale. Quindi meno entrate economiche locali, lasciando spazio solo a quelle prodotte dal passaggio del
turista che, fra l’altro, ha difficoltà a far acquisti vista la rarefazione di negozi avvenuta nel tempo.
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Si evidenzia sempre più, soprattutto nelle piccole frazioni, l’abbandono da parte degli stessi Lavaronesi di case
che da diversi anni continuano a essere, ripeto, abbandonate. Di giovani che, giocoforza, sono costretti ad
abbandonare i loro nidi d’infanzia e a cercare lavoro altrove.
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Il continuo favorire, da parte dell’Amministrazione Comunale, della proliferazione di seconde case sembra sia
motivato solo dalle entrate relative alla vendita dei terreni, dagli oneri di urbanizzazione e dalle tasse locali che
ne derivano; aumentando il numero delle case adibite praticamente a dormitori giacché i proprietari di seconde
case apprezzano la bellezza paesaggistica ma, per il resto (le classiche passeggiate per l’aperitivo (di moda
oggi), gli acquisti nei negozi, ecc.) debbono spostarsi nei paesi limitrofi: Costa, Folgaria, Asiago, Gallio,
Rovereto, ecc.
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La soc. BAIA SILVELLA SpA è subentrata, a quanto sembra, nella proprietà dell’ex Malga Laghetto SrL,
acquisendo la proprietà, oltre alla struttura alberghiera, anche di cinque ettari di terreno boschivo che si
sviluppa verso la pista nera (libera dal diritto d’uso civico).
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Esiste una trattativa in corso per la cessione, oltre alla ex Malga laghetto SrL, di oltre 10 ettari di terreno
boschivo alla soc. Baia Silvella, da parte del Comune di Lavarone,.
L’area interessata si colloca al bivio della S.S. per Asiago con la strada per Malga Laghetto e la frazione
Masetti, su cui grava il diritto di uso civico dei residenti.
Tale area dovrebbe essere usata per la realizzazione di un enorme campeggio che, di certo, se entrerà in porto,
favorirà unicamente lo scempio irreversibile del paesaggio.
In conclusione ritengo inderogabile che l’Amministrazione pubblica si adoperi affinché si inverta la tendenza allo
spopolamento dell’Altopiano. Che gli stessi Lavaronesi si attivino per promuovere iniziative e facciano rivivere attività per
costruire in loco il futuro dei loro giovani.
A tal fine esprimo il mio modesto parere: è necessario investire su tutto ciò che significa turismo prestando, però,
particolare attenzione a preservare il patrimonio storico e paesaggistico.
Per questo bisogna mirare soprattutto su un turismo d’alta qualità, quindi:
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Investire sul patrimonio che rappresenta l’altopiano con la realtà estiva delle malghe, con la promozione della
produzione di altissimo livello dei prodotti caseari.
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Valorizzare promuovendo adeguatamente i diversi e appassionanti percorsi escursionistici e di trekking dove
Malga Laghetto appare al centro di un bellissimo parco naturalistico.
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Investire, per il periodo invernale, e non solo, su “Mille Gobbe” che, per la sua peculiarità, attira sempre più
turisti anche dall’altipiano di Asiago
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Investire sulle piste di sci sviluppando ove sia possibile altri caroselli sciistici e di fondo rispettando, sopratutto,
l’aspetto ambientale.
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Favorire l’iniziativa di quegli imprenditori che intendano veramente investire nell’Altopiano, e costruire qui il
futuro dei Loro giovani, senza creare opere in contrasto con l’equilibrio del paesaggio.
Per quanto riguarda la soc. Baia Silvella SpA essa dovrebbe garantire:
1.
il ripristino, come da progetti originali presentati a suo tempo dal Gruppo Beviliacqua in Comune, su Malga
Laghetto (albergo, suites in sostituzione della multipropietà, minimarket, pizzeria, discoteca, ecc.), e questo con
priorità assoluta.
2.
l’utilizzo di parte dei cinque ettari di area boschiva, già di proprietà della SrL, per realizzare anziché il
campeggio, alcune villette monofamigliari per la esclusiva residenza dei gruppi famigliari degli addetti alle
manutenzioni e ai servizi.
3.
Interesse all‘acquisto, da parte della SpA., di una decina di appartamenti, completamente arredati, messi in
vendita a prezzi particolarmente vantaggiosi nei vari Corpi del Residence di Malga Laghetto (vedasi le varie
proposte di vendita su Internet).
(La propensione alla vendita di questi appartamenti deriva dalla constatazione che, nel tempo, la politica attuata dagli
amministratori pubblici locali, invece di essere positiva per valorizzare il sito, si sia dimostrata infruttuosa. Ne è la riprova
il calo marcato sia della popolazione residente che, di conseguenza, dei negozi avvenuto negli ultimi anni).
Malga Laghetto - Lavarone (TN)